Interviste · libri

Intervista autrice – Teresa di Gaetano

Buongiorno a tutti amici lettori!! Oggi, come vi avevo promesso la scorsa settimana, ecco a voi l’intervista all’autrice Teresa di Gaetano!!!

1) Come è nata la tua passione per la scrittura? Da bambina sognavi già di fare la scrittrice?                                                                                                                                          Ciao Letizia e grazie che mi ospiti nel tuo splendido angolino. Sì… la mia passione è nata proprio quando ero una bambina e la mia Musa ispiratrice è stata la lettura dei grandi classici italiani e internazionali. Credo che se non mi fossi accostata a leggere questi meravigliosi libri non avrei mai aspirato a diventare scrittrice. Infatti, inizialmente desideravo diventare una scrittrice di classici (lo so, forse ero un po’ troppo ambiziosa!). Il primo romanzo che ho scritto a soli nove anni è stato un breve giallo, che poi ho cestinato; poi ho iniziato con un diario segreto per esercitarmi nella scrittura e, quindi, ho proseguito con un quadernetto dove annotavo i miei primi componimenti: poesie e brevi racconti. Il secondo romanzo che ho scritto è stato nel 1994/1995 ed era il primo libro della mia saga fantasy per ragazziLa sabbia delle streghe – La leggenda di Primrose“. Successivamente è stata la carriera di giornalista pubblicista che, oltre a far maturare la mia esperienza nel campo della scrittura, perché mi sono cimentata a scrivere articoli per i giornali e servizi televisivi per un’emittente locale, mi ha diciamo spronato a uscire allo scoperto, in quanto prima non osavo raccontare o far leggere a nessuno i miei acerbi scritti. Pubblico in modo diciamo professionale dal 2003, quando è uscita la mia prima raccolta di racconti, non più in commercio, che si intitolava “Bubble, Bubble! Dodici racconti“.

2) A quali autori ti ispiri per le tue opere?                                                                                  Mah non c’è un autore in particolare al quale mi ispiro, ma libri, se traggo ispirazione dalla letteratura. Perché l’ispirazione non si sa mai da dove può venirti. Per esempio da una musica, da una notizia ascoltata al telegiornale, da una vicenda personale oppure accaduta a qualcun altro, da un’immagine. Comunque, per rispondere alla tua domanda, posso citare qualche esempio. Per la mia saga fantasy, La sabbia delle streghe, mi sono ispirata al meraviglioso romanzo di Micheal Ende, La Storia Infinita, libro che tra l’altro consiglio proprio a tutti di leggere, perché è un autentico capolavoro! Per il mio breve romance “Senza di te” oltre a trarre ispirazione dalla mia passata esperienza giornalistica, è stato come un faro in mezzo all’oceano nell’oscurità il romanzo “Twilight” della Meyer. Per citare un ultimo esempio di un romance che deve ancora uscire e che si intitola “Un posto dentro di me” mi sono ispirata tantissimo a “Non ti muovere” di Margaret Mazzantini. Per un mio vecchio romanzo, ora fuori commercio, mi sono ispirata all’esistenzialismo di Jean Paul Sartre della sua opera teatrale (altro capolavoro!) “L’Ingranaggio“.                                                                                                                            Insomma, come ho scritto prima, sono più i romanzi che leggo che mi ispirano, che non il singolo autore, anche se mi capita poi di leggere più romanzi di uno stesso autore.

3) Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?                                                           Be’ sì. Innanzitutto non riesco a scrivere se non sono ispirata. L’ispirazione mi motiva molto. Poi, mentre scrivo ascolto musica. Non solo mi rilassa, ma anche mi fa entrare meglio nell’atmosfera della storia. Attenzione! Scrivo con sottofondo musicale, ma la casa deve essere avvolta nel più completo silenzio, cioè non devo sentire chiacchiericcio, nemmeno quello della televisione. Altre abitudini non ne ho. Posso scrivere in camera mia o in campagna o nel soggiorno, l’importante è che ispirazione – musica – silenzio siano sovrane. Il luogo è irrilevante.

4) Come è nata l’ispirazione per il tuo ultimo romanzo?                                                        E allora… è un’edizione speciale della trilogia sui Conti di Barrow. Questa saga romance non è proprio nata per caso, ma con dei precisi intenti. Ho notato che la gran parte delle mie colleghe scrivevano romance contemporanei. Adorando il periodo vittoriano, ho pensato che sarebbe stata una buona idea ambientare i miei romanzi in un Ottocento e in un’Inghilterra immaginari; sì praticamente ho creato dei luoghi tutti miei, uno fra tutti Derseland che ricorda molto la brughiera di “Cime tempestose“, dato che è un luogo dove piove sempre e il cielo è sempre grigio. Come ho detto qualche rigo sopra si tratta di ben tre romanzi, almeno per ora, perché sto scrivendo il quarto che si intitola “Un lungo inverno a Greeley Fort“. I romanzi nell’ordine sono: “Rimani qui con me“, “Pezzi mancanti di te” e “Amate Ombre“. Il volume che li racchiude tutti e tre (l’edizione speciale) si intitola invece “Lontano da noi“. Questa saga romance, che tra l’altro sarà presente il 29 Giugno al Festival del romance italiano di Milano, narra le vicende amorose dei Conti di Barrow. L’incipit di “Rimani qui con me“, il primo libro della saga, mi è stato ispirato da una fotografia che ho trovato su Facebook. In questa immagine si vede il Big Ben che si riflette su una pozzanghera. Ed è stato proprio questo l’input che mi ha suggerito di creare un luogo sempre piovoso e l’incipit del libro che si apre con la torre del Castello dei Conti di Barrow che si riflette su una pozzanghera. Sto scrivendo il quarto libro perché le lettrici che hanno letto la trilogia sono rimaste entusiaste e volevano che la storia continuasse ancora. E questo non può che rendermi felice!

5) Quale genere letterario prediligi leggere, e quale prediligi scrivere?                            Amo il periodo vittoriano e l’Inghilterra, per cui per ora sto leggendo, anche se li alterno con altri romanzi di altri generi, romanzi storici ambientati nell’Ottocento e in Inghilterra. Per mia fortuna (gongolo) c’è proprio una collana della HarperCollins che pubblica questi romance e i libri si trovano in edicola mensilmente. Per quanto riguarda me, invece, mi occupo non solo di romance, ma anche di fantasy per ragazzi. Però spero in futuro di dedicarmi a qualche altro genere. Più per curiosità che non perché sono stanca di scrivere questi due generi.

6) Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?                                                             Ce ne sono due. Il primo è “Rosehan e la spada di Shanas“. E’ il romanzo più lungo che abbia scritto in assoluto. Ben quattrocento pagine di storia. E anche uno dei più ispirati. Nato da un’esercitazione di un corso di “Sceneggiatura e scrittura creativa” che ho fatto nel 2010. Praticamente l’ho scritto quasi e come se fosse sotto dettatura. L’altro libro è “Pezzi mancanti di te” perché è stato scritto proprio come l’avevo immaginato (a volte capita che se anche si progetta il romanzo e si abbiano delle idee in testa poi l’andamento della storia e i personaggi creati ispirino diverse soluzioni per la storia). C’è una scena in particolare che adoro (attenzione spoiler): quando Mrs Thorton capisce che il suo unico e vero amore è, e sarà per sempre, Gilbert. Lo comprende perché passa per caso di fronte alla villa dove è stato adottato il figlio spurio che Gilbert ha avuto con una cameriera del castello anni prima. Vedere gli occhi del bambino così somigliante a Gilbert, le fa comprendere che dopotutto ha sbagliato a non capire il suo grande amore. Questa scena, non lo dico perché l’ho scritta io, ma è veramente bella. L’avevo pensata durante la stesura, ma mai mi sarei sognata che sarebbe venuta così vera, vivida… Semplicemente l’adoro! Le lettrici della trilogia invece hanno apprezzato di più “Amate Ombre“, l’ultimo della saga. Be’ sì anche quello ha un suo perché, ma rimango dell’opinione che dei tre libri il più bello è senza ombra di dubbio “Pezzi mancanti di te“.

7) Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?                                                     Scrivere è una vera e propria sfida contro te stessa. Perché? Be’ è semplice. Non basta solo scrivere una buona storia, ma bisogna pensare a tutto: ai dialoghi, alle descrizioni, ai punti di vista, alla coerenza dei personaggi e della trama. Insomma è una sfida vera e propria. Credo che senza passione non si possa affrontare in alcun modo. Molto spesso, durante la stesura, mi capita di rileggere quello che ho scritto e a volte non sono soddisfatta e questo mi fa un po’ penare, lo ammetto (ci rimugino intere giornate). Però è una bella sfida perché sei tu col foglio bianco davanti che devi riempirlo con le tue parole. E quando la magia si compie… be’… tiri un sospiro di sollievo e pensi: “Ce l’ho fatta!” e questo gratifica molto degli sforzi compiuti durante la stesura.

8) Se potessi scegliere solo tre libri da consigliare, quali sarebbero?                                Per ora posso consigliare la mia trilogia sui Conti di Barrow, che trovate in edizione speciale (“Lontano da noi“), oppure nei singoli libri (“Rimani qui con me“, “Pezzi mancanti di te” e “Amate Ombre“). E’ una saga che ha trovato riscontro nelle lettrici perché sì d’accordo c’è molta immaginazione, ma non sono i soliti romance con il lieto fine per forza. Questo perché cerco di riprodurre con la mia scrittura storie il più vicine alla realtà.

Vi ricordo che il 29 Giugno ci sarà il Festival del romance italiano a Milano e Teresa di Gaetano sarà lì presente con uno stand tutto sui (se vi va di passare anche solo per un salutino siete benvenuti). Lì troverete tutti i suoi romance con sconto Fiera e in omaggio dei simpatici, nonché utili, gadget come i segnalibri e borsette in tela.

Teresa vi aspetta! 😉

Vi allego qui il booktrailer di “Rimani qui con me”.Godetevelo!


Che dire… Grazie a Teresa di Gaetano per aver deciso di rispondere alle mie domande!! Non mi resta che augurarle un grandissimo in bocca al lupo per i suoi prossimi progetti e anche per la sua prossima fiera a Milano!!

Alla prosima avventura!

L.

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