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Zero mancante – Luca Serra.

Salve a tutti amici lettori, oggi vi parlo della mia ultima lettura. Si tratta di un giallo dalle tinte noir tutto MADE IN ITALY.

TITOLO: Zero mancante.

AUTORE: Luca Serra.

GENERE: Giallo a tinte noir

EDITORE: Self Published.

TRAMA: QUANDO IL ROCK DIVENTA PERICOLOSO

Matteo, un giovane bassista rock, entra a far parte di una vecchia band, gli Zero, che si è appena riunita dopo trenta anni.
Tutto sembra puntare verso una nuova vita artistica per loro e si riparte in tour come ai tempi d’oro, ma una notte, dopo uno spettacolo fuori città, il cantante Barabba non rientra più in hotel e scompare nel nulla.
Nonostante l’intervento della polizia, sarà proprio Matteo, l’ultimo arrivato, a prendere a cuore la vicenda e a cercare di dipanare un caso che affonda le sue radici proprio trent’anni prima.

Un giallo tagliente che attraversa gli anni della musica dura, lontana dai riflettori dello show business e suonata con il distorsore al massimo.

RECENSIONE: Per prima cosa ringrazio tantissimo Luca, l’autore, di avermi inviato una copia del suo romanzo. Questo è il primo libro che leggo di Luca Serra. L’ho personalmente incontrato, e intervistato, al Salone Internazionale del Libro di Torino lo scorso anno, presso lo stand del Collettivo scrittori uniti del quale, fra l’altro, Luca fa parte. Conoscerlo è stato davvero interessante e oggi, dopo aver letto finalmente una delle sue opere, posso meglio comprendere la sua scrittura.

Ora passiamo al romanzo. “Zero mancante” è la storia di una rinascita, ma anche di scomparse misteriore e un giallo da risolvere: la rinascita degli “Zero”, gruppo musicale torinese degli anni ’90 che, dopo vent’anni, decide di ricominciare a suonare; la scomparsa di uno dei membri della band dopo un concerto; il mistero che si annida in questo evento, che porterà a scoprire molti dettagli inaspettati.

I protagonisti della storia sono persone comuni, che hanno un lavoro, una famiglia e una passione incredibile per la musica.

La voce narrante è quella di  Matteo, nuovo membro della storica band degli “Zero”. È un uomo assolutamente normale: ha un’agenzia immobiliare, è separato in attesa del divorzio, ha un gatto di nome Nelson e adora la musica. Lui e il suo fidato strumento musicale, un basso, sono sempre pronti a suonare, scoprendo nuove sinfonie e riscoprendo vecchi classici. Matteo entra nel gruppo in sordina, d’altrone è solo il sostituto del bassista ufficiale, Ermes, ma subito comincia ad ambientarsi e trova un suo equilibrio in questa band, formata da musicisti non più giovanissimi. Dopo la sparizione di un membro del gruppo, sarà proprio Matteo a dedicarsi, anima e corpo, alla risoluzione di questo mistero e nelle vesti di in un dectective alle prime armi, scoprirà la storia che c’è dietro la sparizione del suo amico, ricollegata inevitabilmente agli eventi accaduti vent’anni prima.

Accanto a Matteo emergono altri personaggi interessanti, come l’avvocato Corrado, manager della band, con una moglie e una figlia piccola alle quali, però, non concede la giusta attenzione. Corrado si concede  qualche “distrazione” al di fuori del matrimonio, ma  ha sempre tempo per aiutare i suoi amici. Quando Matteo gli presenta i suoi primi sospetti sul caso, Corrado non è molto convinto, ma alla fine viene messo anche lui di fronte alla realtà. Gli “Zero” nascondono molto più di quanto si pensi.

L’autore ha saputo descrivere bene il cambiamento che il mondo ha subito nell’arco di un ventennio. Tutto ciò che era la normalità negli anni ’90, nel 2018 é obsoleto, tutto tranne la musica. Quella, protagonista assoluta del romanzo, non cambia, non passa mai di moda, si evolve e continua ad attirare ascoltatori, grandi e piccoli.

Proprio come in un film poliziesco, la prima parte del romanzo è tranquilla, serena, lineare; vengono descritti i personaggi e la situazione di partenza. A partire dalla metà della storia, però, tutto cambia: la tranquillità lascia il posto all’azione, la serenità alle emozioni forti e il mistero continua sempre di più ad infittirsi.

Tutti i personaggi della storia, sia quelli principali che i secondari, nascondono qualcosa. Un piccolo segreto, un mistero che spetterà a Matteo risolvere. Alcuni sono più semplici, come una innocente infatuazione sul lavoro; altri sono più complessi e pericolosi, che porteranno Matteo a soffrire, più di quanto egli  immagina.

Mi è piaciuto moltissimo la decisione dell’autore di accompagnare l’inizio di ogni capitolo con il titolo di una canzone rock famosa degli anni ’90. Durante la lettura mi sono fatta una cultura in materia e, in base al ritmo della canzone, ho immaginato come quel capitolo si sarebbe più o meno svolto.

Il ritmo del romanzo cresce man mano, come quello di una canzone rock. I personaggi sono ben delineati, così come le ambientazioni. L’autore non si dilunga nelle descrizioni dei luoghi, cosa che personalmente apprezzo, ma è riuscito a farmi ben immaginare tutte le scene. Lo stile è semplice, lineare, trascinante. I capitoli, in particolare quelli finali, si susseguono con ritmo incalzante portando il lettore ad agitarsi dalla sua postazione di lettura, trascinato dagli eventi.

Il tema di fondo del romanzo, la tossicodipendenza, viene trattato in modo magistrale, è quasi nascosto ma sempre presente. Non è esso stesso il protagonista della storia ma ha un ruolo importante in essa, soprattutto per quanto riguarda le conseguenze che porta con sè.

Il finale positivo del protagonista lascia spazio ad un epilogo straziante, nel quale il lettore si rende conto, per la prima volta, di quali siano le vere conseguenze della tossicodipendenza.

In definitiva: se cercate un romanzo giallo a tinte noir non troppo pesante, ma duro, questo è il romanzo per voi. Se poi amate il rock anni ’90 non potete assolutamente perdervelo.

BELLISSIMO.

CASTO.


Alla prossima storia!

XOXO, Letizia.

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