libri · recensioni

“Circe” di Madeline Miller

Salve lettori, come state? Io sono tornata dalle vacanze da una settimana ma davvero vorrei essere ancora al mare a rilassarmi sulla spiaggia.

Voi come state? Pronti a leggere una nuova recensione?

TRAMA

Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.

RECENSIONE: Qualche estate fa lessi “La canzone di Achille”, primo romanzo scritto da Madeline Miller e me ne innamorai. La scrittura era fluida e scorrevole, la storia di Achille e Patroclo era stata narrata in modo magistrale e super romantico e infine il finale mi ha letteralmente fatta piangere per tutta la notte.

Capirete quindi che, appena vidi “Circe” in libreria non seppi resistere e subito lo acquistai. Per diversi mesi è rimasto fermo e non letto nella mia libreria perchè so bene che, le storie della Miller necessitano del loro tempo e mood per essere lette e apprezzate. Le vacanze al mare sono il momento migliore, a mio parere, per leggere i romanzi di Madeline Miller. Vi chiederete perchè? Beh, penso che per poter apprezzare davvero al massimo le sue storie sia necessaria tranquillità e un animo rilassato. 

Fin da piccola ho sempre adorato le storie e i miti greci. Prima di addormentarmi chiedevo sempre a mia madre di raccontarmi il mito di un qualche eroe o divinità. Eppure non avevo mai sentito la storia di Circe che invece ho conosciuto solo anni dopo, quando al liceo studiai l’Odissea. Forse prorpio per questo motivo ho sempre visto la maga circe come un personaggio secondario e cattivo a causa della sua abilità di trasformare gli uomini in bestie.

Grazie a Madeline Miller la mia idea preconcetta della maga Circe è cambiata totalmente. Circe è una dea, una titana, figlia di Elios – dio del sole – e della ninfa Perseide. Fin da piccola Circe viene derisa e mai considerata dai suoi genitori e dai fratelli e una volta diventata una giovane donna scopre nuove emozioni. Si innamora di Glauco, un marinaio, un mortale, che decide di mutare in divinità. Una volta scoperta la magia, Circe viene mandata in esilio sull’Isola di Eea come punizione per aver disobbedito ai regolamenti imposti. Lì comincerà a creare nuove magie, incontrerà diversi personaggi importanti come Medea e Giasone, Odisseo, viaggerà e conoscerà Dedalo, imprigonerà il terribile Minotauro e poi vivrà anche esperienze che la segneranno per sempre.

Durante la lettura ho scoperto una donna gentile, acuta, dolce e al tempo stesso iraconda che ha vissuto un’infanzia difficile e che è stata oggetto delle angherie delle altre divinità. Tutto questo l’ha portata a crearsi una barriera, uno scudo intorno al suo cuore e al suo animo e che l’hanno portata anche a scoprire la sua magia. Ho scoperto una donna che, per quanto divina, si comporta e soffre come i mortali, che vive la sua vita non in modo apatico ma assaporando tutto ciò che essa può donarle.

Madeline Miller è stata davvero bravissima nel ricostruire la storia completa della maga con uno stile fluido e mai noioso. La narrazione in prima persona, dal POV di Circe, permette al lettore di apprezzare e comprendere ogni emozione della protagonista: i suoi timori, le sue paure, l’amore e il desiderio che caratterizzano la sua lunghissima vita. 

Ci si potrebbe chiedere quanto l’autrice sia stata fedele alla mitologia, in ogni caso ho trovato “Circe” un romanzo accattivante, coinvolgente, romantico, pieno di avventura e intrighi, di mostri e divinità, di amore e morte. Anche se si tratta di narrativa moderna ritengo che si possa affermare che “Circe” è un degno erede dell’antica epica classica.

MOZZAFIATO

CASTO

Letizia.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.