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Ritorno al Salone Internazionale del libro di Torino 2021

Salve a tutti amici lettori, come state? Ero molto indecisa se pubblicare o meno questo articolo inerente la mia esperienza al SalTo2021, visto il tempo trascorso. Dopo diversi pensieri e una barretta di cioccolato fondente ho deciso che non è mai troppo tardi per riportare la propria esperienza e le proprie emozioni, quindi eccoci qui!

La cancellazione e successivo slittamento del Salone del libro, edizione 2020, nell’aprile del 2020 mi ha rattristata molto e fino allo scorso Febbraio 2021 non ero certa che si sarebbe svolto il Salone nè se io avrei potuto parteciparvi. La situazione pandemica di certo non permetteva di programmare eventi a lungo termine e la mia attività di scrittura della tesi di laurea assorbiva tutte le mie energie. Solo a fine Settembre ho preso la decisione di partecipare al Salone non solo in qualità di blogger ma prima di tutto come lettrice.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino non è solo una fiera internazionale dove si possono trovare milioni e milioni di libri; è molto di più: è il luogo nel quale una volta all’anno si riuniscono tutti gli amanti dei libri, indipendentemente dal loro genere preferito o dall’autore in voga del momento. Tutti coloro che decidono di acquistare il biglietto di entrata sperano di incontrare il “grande” editore del momento o il “grande” autore, o semplicemente di riuscire ad intravedere Alberto Angela!

Per me questo Salone del libro è stato molto di più perchè ho potuto, per la prima volta dopo quasi due anni di pandemia, sentire di nuovo il vociare delle persone, percepire l’odore della carta stampata e toccare con mano tantissimi libri, di tantissimi generi diversi e scoprire autori e titoli sconosciuti. Insomma: un vero e proprio ritorno a vivere la realtà dell’editoria e della lettura. Certo, non si può dire che questo Salone sia stato come tutti gli altri precedenti: a causa delle immancabili mascherine è stato difficile riconoscersi ma di certo questo non mi ha impedito di cogliere tutte le infinite emozioni provate perchè, in fin dei conti, il piacere della lettura lo si coglie dal luccichio degli occhi.

 

Ho anche potuto riabbracciare tantissime amiche blogger e non solo, ho avuto il piacere di incontrare nuove “amiche librose”, blogger e bookstagrammer che avevo conosciuto solo nel magico mondo virtuale dei social. La parte più bella di questi incontri? Abbracciarsi come se ci si conoscesse da una vita quando, in realtà, non ci si era mai viste di persona ma solo attraverso uno schermo, un paio di righe di messaggi scritti o un vocale. E’ il caso di Elisa Crescenzi, famosa scrittrice self che ho conosciuto, durante il primo lockdown, grazie alla mia iniziativa letteraria “Restiamo a casa … con l’autore!”. Da quel momento è iniziata non solo una proficua collaborazione ma anche una bellissima amicizia. Insieme a lei ho conosciuto anche Letizia Frosi, anche lei scrittrice e lettrice appassionata.

 

Girovagando tra gli stand ho conosciuto nuove case editrici e incontrato per la prima volta editori di cui già ho letto alcuni titoli ma che non avevo mai avuto il piacere di incontrare. Così è stato per la Hope edizioni, che ci ha regalato tantissime storie strappalacrime, d’azione, di avventura, mafia romance e tanto altro ancora. Al loro stand ho visto tantissimi titoli e vi assicuro che mi sono dovuta trattenere per non dilapidare il mio intero patrimonio. Ho acquistato il libroLa storia che volevamo” di Marion Seals (dietro minaccia della mitica Marianna Bongo / @thesoulofromance) che da ormai un anno mi impine di leggere questo bellissimo titolo. Nella giornata di sabato ho avuto il piacere di incontrare l’autrice in persona e farmi così firmare la copia del romanzo (sapete tutti che io amo alla follia farmi autografare i libri cartacei!). Questo magnifico evento mi ha non solo permesso di conoscere una nuova scrittrice ma anche di incontrare per la prima volta dal vivo una nuova “amica librosa” conosciuta su IG: Anna (@belleinthedark), insieme alla quale ho vissuto questo magnifico momento.

 

Ho conosciuto una nuova sigla editoriale: la Delrai edizioni e la sua fondatrice, Malia Delrai. Da qualche tempo a questa parte avevo visto i loro titoli sui social e molti di questi avevano attirato la mia attenzione. Le mascherine, la confusione e l’emozione generale non ci hanno impedito di conversare e creare così un’affinità che, sono sicura, ci porterà ad una bellissima e proficua collaborazione.

 

 

Inoltre ho conosicuto l’autrice Cinnie Maybe che proprio lì, allo stand della Delrai, mi ha parlato dei suoi romanzi e della sua scrittura. Le sue storie sono diverse così come lo sono i generi che scrive: non solo romance “classici” ma anche chick lit, sport romance e tanto altro ancora. I suoi protagonisti sono sempre diversi e sorprendenti. Mi è piaciuta subito e ho anche acquistato la sua ultima uscita: “Out of breath“, uno sport romance facente parte della collana digitale della DE che vede i suoi protagonisti attraversare diverse vicissitudini e traumi prima di incontrarsi, amarsi per poi ….

 

 

Mentre lo scorso SalTo era stato per me pieno di impegni, collaborazioni, interviste, presentazioni di libri e chi più ne ha più ne metta, quest’anno non avevo impegni “da blogger”, quindi mi sono potuta godere il salone come lettrice ma gli autori con i quali ho collaborato in passato sono comunque riusciti a trovarmi! Come nel caso di Luca Serra, autore self publishing di romanzi gialli e thriller e membro del Collettivo Scrittori Uniti (CSU), del quale io stessa sono una Media partner. Per me è stato davvero bello poter incontrare nuovamente Luca, chiacchierare con lui dei suoi ultimi scritti e delle future pubblicazioni.

 

 

Insomma, non solo libri ma anche tanto altro è stato questo SalTo2021! Poter nuovamente entrare in questo magico e meraviglioso mondo che è l’editoria è stato fantastico, come respirare nuovamente dopo essere stati in apnea per molto tempo. Non vedo l’ora di rifarlo anche il prossimo anno, quindi ci rivediamo a maggio 2022 con il SalTo22!

 

Letizia.

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