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Retelling ep2 – “Lore Olympus”

Salve a tutti amici lettori, come state? Oggi torniamo nel mondo dei Retelling con l’episodio 2 dell’omonima rubrica.

Curiosi di scoprire il titolo di cui vi parlerò?


TITOLO: Lore Olympus 1: Nuova in città

AUTORE: Rachel Smythe

TRADUZIONE:

EDITORE: Edizioni BD

DATA DI PUBBLICAZIONE: 1 dicembre 2021

PAGINE: 384 pagine

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TRAMA:
Pettegolezzi scandalosi, feste sfrenate e amore proibito: assisti a cosa fanno gli dei dopo il tramonto in questa rivisitazione elegante e contemporanea di una delle storie più famose della mitologia greca, dalla geniale creatrice Rachel Smythe. Persefone, giovane dea della primavera, è nuova nell’Olimpo. Sua madre, Demetra, l’ha allevata nel regno dei mortali, ma dopo che Persefone ha promesso di addestrarsi come vergine sacra, le è permesso di vivere nel mondo affascinante e in rapido movimento degli dei. Quando la sua coinquilina, Artemide, la porta a una festa, la sua intera vita cambia: finisce per incontrare Hades e sente una scintilla immediata con l’affascinante ma incompreso sovrano degli Inferi. Ora Persefone deve navigare nella confusa politica e nelle relazioni che governano l’Olimpo, scoprendo allo stesso tempo il proprio posto e il proprio potere.

Il mito del rapimento di Persefone ha sempre suscitato in me grande fascino: ricordo che quando lo ascoltai per la prima volta, narratomi da mia madre, ne colsi il significato legato all’alternarsi delle stagioni; ma da adulta, rileggendolo, ho iniziato a individuare altri aspetti più profondi, oscuri e al tempo stesso interessanti.

Nell’opera greca “Teogonia”, Esiodo narra la storia di Persefone, dea della primavera, figlia di Zeus e Demetra che, amorevolmente, la chiamava Kore (“fanciulla”). La giovane, sempre obbediente ai comandi della madre, non lasciava mai il suo fianco e aiutava la genitrice occupandosi della natura:  Kore aveva il compito di portare la primavera facendo crescere alberi e fiori nel regno mortale.
Un giorno Ade, dio dell’Oltretomba, scorgendo la giovane se ne innamorò a tal punto da chiedere al fratello Zeus il permesso di sposarla. Il re degli dei non negò al fratello la propria benedizione, ma al tempo stesso non acconsentì esplicitamente all’unione, poiché sapeva che Demetra non sarebbe stata contenta, dal momento che intendeva tenere la figlia sempre al proprio fianco, pura e casta.

 

Fu durante una giornata di primavera, in un campo colmo di fiori e arbusti, che la giovane Kore venne rapita da Ade e trascinata nell’Oltretomba. Nonostante la fanciulla urlasse e si dibattesse, nessuno corse ad aiutarla e così la giovane venne condotta negli Inferi a bordo di un carro trainato da quattro cavalli dal manto nero come la notte più buia. Kore venne incoronata regina dell’Oltretomba e da quel momento assunse il nome di Persefone (“colei che porta la distruzione”).

Demetra, accortasi della sparizione della figlia, cominciò a cercarla: per nove giorni e nove notti la dea vagò in tutto il regno mortale con solo una fiaccola a illuminare il suo cammino, ma i suoi sforzi non produssero alcun frutto. Disperata e preda di un dolore inimmaginabile, Demetra venne meno ai prorpi doveri divini: gli alberi non fruttavano e i campi non generavano grano, gli uomini morivano e le donne perdevano i figli nei prorpi grembi.
Resosi conto della gravità della situazione, Zeus ordinò a Demetra di porre fine al proprio pellegrinaggio e tornare ai propri compiti, ma la dea si rifiutò e giurò che la terra sarebbe rimasta sterile fino a quando la figlia non fosse tornata.

Zeus inviò il proprio messaggero – Ermes – nell’Oltretomba al fine di convincere Ade a rinunciare alla propria sposa e ricondurla così nell’abbraccio materno. Il re dell’Oltretomba, comprendendo la gravità della situazione, obbedì al volere di Zeus; ma non essendo disposto a rinunciare per sempre a Persefone, durante l’ultimo banchetto diede alla sua sposa una melagrana, simbolo del matrimonio. Persefone mangiò sei chicchi e poiché un’eterna legge degli inferi stabiliva che chiunque avesse mangiato uno dei suoi frutti non avrebbe potuto lasciare per sempre l’Oltretomba, venne deciso che Persefone avrebbe visso per sei mesi all’anno con la madre, nel regno mortale quale dea della primavera, e gli altri sei con Ade, quale regina dell’Oltretomba.

Ratto di Proserpina, Gian Lorenzo Bernini (1621-1622), Galleria Borghese, Roma

Il significato allegorico del mito è chiaro: il mutare delle stagioni ma anche la morte e rinascita della natura, in un ciclo infinito che rappresenta l’immortalità: così come un piccolo seme, un chicco di grano, viene piantato nel terreno durante l’inverno per poi germogliare e dare i suoi frutti in primavera; al ritorno di Persefone da sua madre, la terra germoglia e rinasce, mentre appassisce e muore quando ella ritorna negli Inferi.

Il mito di Ade e Persefone è stato a lungo oggetto di dibattito: vi era chi ne coglieva l’aspetto legato alla natura, mentre altri vi leggevano solo la lussuria di un uomo, di una certa età, nei confronti di una giovane fanciulla.
Personalmente, ho sempre cercato di andare oltre le mere apparenze e, considerando anche il mio animo romantico, più di una volta ho ricercato un legame più profondo che unisse Ade e Persefone.

Negli ultimi anni i retelling legati al mito di Ade e Persefone si sono moltiplicati a vista d’occhio: se ne trovano tantissimi in editoria e ognuno di essi affronta la storia in modo diverso e cogliendo un diverso significato del mito.

Di recente mi sono imbattuta nei webcomics, fumetti digitali nati nella Corea del Sud, oggi tanto popolari quanto i fumetti occidentali e i manga giapponesi.
Lore Olympus, creato dall’autrice e fumettista neozelandese Rachel Smythe, è il fenomeno webcomic del momento, contando circa 5 milioni e mezzo di abbonati, per un totale di 1 miliardo di visualizzazioni, sulla piattaforma Webtoon di Naver Corporation, e i suoi fan attendono la pubblicazione di un nuovo capitolo ogni settimana.

Pubblicato per la prima volta nel marzo 2018, Lore Olympus rivisita il mito greco del rapimento di Persefone, ambientandolo in una moderna Olympus dove, tra affari, feste e scandali le divinità vestono abiti griffati, bevono liquori d’annata e guidano auto sportive.

È evidente che il successo dell’opera non si è limitata alla piattaforma online: i primi 46 episodi sono stati raccolti in una graphic novel e pubblicata negli USA, dove lo scorso 5 luglio è stato pubblicato anche il volume 2, e anche in Europa. In Italia i diritti di traduzione sono stati acquistati dall’editore JPOP, il primo volume è stato pubblicato nel dicembre 2021 e si attende, per l’ottobre di quest’anno, la pubblicazione del secondo.
Se anche voi, come me, conoscete questa graphic novel e ogni settimana vi ritrovate in trepidante attesa la pubblicazione di un nuovo episodio su Webtoon, sappiate che molto presto diventerà anche una serie animata per la piattaforma Netflix.

Foto scattata agli interni della mia copia di “Lore Olympus”

Torniamo al tema principale: i retelling.
Lore Olympus reinterpreta il mito greco in chiave brillante e innovativa, con una storia coinvolgente intrigante, commovente e dolorosa. I personaggi affrontano questioni senza tempo, come traumi infantili, violenze e manipolazioni. La mitologia greca è colma di storie dove tali tematiche sono al centro delle vicende: la bravura di Rachel Smythe è di rivisitare quelle storie senza snaturare i messaggi e le tematiche particolari che in essi vengono trattate.

Oscillando tra il romance e il coming of ages, Lore Olympus racconta la storia della crescita di un’eroina, Persefone, che desidera la libertà dalle catene che sua madre ha costruito, pur di tenerla al proprio fianco. Il suo personaggio è costruito benissimo: Persefone è disegnata con dei tratti dolci e ingenui, come quelli di una bambina. Desidera esplorare il mondo ma sa anche di essere destinata a rimanere una Vergine per l’eternità, così come è volontà di sua madre. Non ha ancora il pieno controllo dei propri poteri – come dimostrato dai suoi capelli che crescono a dismisura quando è agitata o ha paura, nonostante lei li tagli spesso in un carrè in stile Audrey Hepburn.

Anche il personaggio di Ade viene rivisitato da Rachel Smythe: nonostante la sua età plurimillenaria, è un uomo dal fisico scolpito, alto e possente, dallo sguardo deciso e dai tratti spigolosi, ma che nasconde un animo gentile e un cuore desideroso d’amore. È il re dell’Oltretomba da migliaia di anni, ha costruito un fiorente impero ma nonostante i soldi e il potere, ciò che Ade davvero desidera è una donna in grado di starli accanto, un’anima gemella, una regina.

Non voglio svelarvi troppi particolari sulla storia perché, fidatevi, vorrete gustarvela dalla prima all’ultima pagina. Ciò che posso dirvi è che il successo di Lore Olympus è legato anche alle incredibili tavole grafiche disegnate dall’autrice: i particolari sono curati minuziosamente, a partire dai colori scelti per i diversi personaggi (Persefone è rosa mentre Ade è azzurro, Zeus è viola e Poseidone è verde), per poi passare alle ambientazioni dell’Oltretomba, degli animali e di tutti gli altri esseri che popolano Olympus.

Foto scattata personalmente alla mia copia di “Lore Olympus”

Vorrei soffermarmi un momento in più sui colori scelti per i protagonisti: il rosa di Persefone rispecchia il suo animo luminoso e vitale, come la primavera che le scorre nelle vene. Molto spesso viene vestita di bianco, a testimonianza della sua purezza virginale ma anche del suo animo ingenuo. Ade, d’altro canto, è rappresentato con il colore blu, a simboleggiare l’oscurità che dimora nel suo animo ma anche la tristezza che egli prova nel non avere nessuno accanto.
Nelle scene in cui Ade e Persefone sono insieme i loro due colori (blu e rosa) spiccano in modo incredibile: sono opposti ma complementari, il rosa illumina l’azzurro senza però prevalere, così come il blu spicca sul rosa con un’incredibile armonia.

Gli episodi contenuti nel primo volume di “Lore Olympus” costituiscono solo un assaggio dell’incredibile storia creata da Rachel Smythe. Dopo il secondo volume è già stato annunciato anche il terzo e io non vedo l’ora che arrivi anche in Italia, così da averli tutti nella mia libreria.

Io conosco già il resto della storia, e vi assicuro che non volete davvero lasciarvela scappare!!

Conoscevate il mito di Ade e Persefone?
Quali altri retelling avete letto del mito?

Letizia.

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