libri · recensioni · Review Tour

Review Party – “Il collezionista di ricordi” di Elisa Crescenzi

Salve a tutti amici lettori e buon venerdì. Il mese di Ottobre sta giungendo al termine e sta per iniziare il “vero” inverno. Siete pronti a copertine, tisane e camini accesi? Io mi limiterò alle prime due, insieme ad un buon libro.

Intanto vi parlo della mia ultima lettura; un romanzo incredibilmente appassionante e incredibilmente romantico.

TRAMA:  «La musica è finita, Micol».
«E noi, Bart, noi siamo finiti?»

Micol ha quindici anni quando è costretta a dire addio al ragazzo che le è sempre stato accanto, l’unico al quale ha concesso il suo cuore. Altrettanti sono gli inverni trascorsi dal loro ultimo bacio. Le strade di Firenze hanno smesso di emozionarla come un tempo, ma lei non ha rinnegato un solo giorno i suoi sentimenti per Bart. È una giovane di trent’anni e si sente realizzata: è diventata psicologa, ha aperto uno studio e, nonostante non sia riuscita a dimenticare Bart, ha imparato a razionalizzare la sua mancanza.

Almeno fino a quando una spiacevole perdita non costringe Bartholomew a fare ritorno a casa. Micol è pronta a rivederlo, tuttavia non si aspetta di scontrarsi con un muro di rabbia. Dovrebbe tenersi a debita distanza, lasciarlo partire di nuovo, invece si ritrova ancora una volta impigliata in una rete fitta di sentimenti. Quindici anni dovrebbero bastare a dimenticare, eppure le loro anime sembrano suonare ancora la stessa melodia.

Bartholomew ha quindici anni quando riempie la sua valigia di vestiti, rabbia e rancore. La Juliard è pronta ad accoglierlo, anche se lui non è pronto ad abbandonare Firenze. Poi il suo cuore si spezza: Micol, la sua migliore amica, lo lascia partire con una menzogna. A tenere insieme i cocci malandati del suo cuore ci pensa la musica. Bart diventa un pianista prodigioso e conteso, la sua vita riprende a scorrere e il suo letto si riempie di donne prive d’importanza quasi ogni notte. All’improvviso, però, è costretto dagli eventi a tornare a casa. Due giorni, solo due giorni: quello è il tempo che Bart giura di concedere a Firenze. Micol tuttavia è lì, a un soffio da lui, con una collezione di ricordi a non lasciargli tregua e sentimenti dilanianti a condannarlo.

RECENSIONE: Ogni volta che ricevo una e-mail da Elisa Crescenzi ho sempre un pò di paura. Perchè, vi chiederete? Perchè le storie di Elisa non sono mai ciò che ti aspetti. Quando leggi la trama di uno dei suoi romanzi pensi di sapere come si svolgerà la vicenda, se i personaggi ti conquisteranno e speri sempre che abbiano un lieto fine. Nella mia vita di blogger non ho mai incontrato un’autrice in grado di spaventarmi tanto e al tempo stesso di sorprendermi ogni volta che termino un suo romanzo.

Ho appena finito di leggere “Il collezionista di ricordi” e adesso mi ritrovo a dover scrivere la recensione di un romanzo splendido, mozzafiato e che mi ha lasciato senza parole. La storia creata da Elisa è incredibilmente romantica e al tempo stesso fortemente dolorosa, che lacera l’animo del lettore così come sono lacerate le anime dei due protagonisti.

Bartolomew e Micol hanno quindici anni quando i loro cuori si rendono conto di non poter vivere senza l’altro, quando scoprono il primo amore ma anche le prime sofferenze e quando vengono spezzati per la prima volta. Bartolomew lascia la sua amata Firenze alla volta di Seattle per inseguire il suo sogno: la musica ma dietro di sè lascia il suo primo sogno e il suo primo amore: Micol. Quindici anni dopo, un evento funesto costringe Bartolomew e Micol, ormai adulti e con carriere lavorative affermate, a ritrovarsi e rivivere tutti i ricordi che li hanno portati ad amare e soffrire. I loro cuori sono spezzati così come sono lacerate le loro anime. Riusciranno a ritrovarsi così da riunire i pezzi distrutti delle loro vite?

Ho sempre amato la città di Fireze, fin da quando mi recai lì per la prima volta tanti anni fa. Ne adoro ogni sfumatura, ogni piazza, ogni palazzo antico e ogni monumento artistico che nasconde. Non sono più tornata a Firenze dopo quella prima volta ma la storia di Bartolomew e Micol mi ha permesso di rivedere nella mia mente ogni suo angolo e ogni suo colore e sfumatura.

Non credo esista un termine più corretto per descrivere Bartolomew se non quello di “tormento”. Fin dal primo incontro con Micol, Bartolomew è tormentato: prima dall’amicizia che si trasforma in amore, poi dall’amore che diventa odio e poi dall’odio che diventa ricordo e infine dal ricordo che diventa tatuaggio indelebile sulla sua pelle. Bartolomew ha suscitato in me tantissime emozioni: rabbia, rancore, tristezza, gioia e infine amore. Sì, devo dire di essermi presa una vera e propria cotta per quest’uomo, che però rimane sempre un ragazzo, dalla pelle macchiata e dall’animo tormentato, dallo sguardo triste ma pieno d’amore verso la sua unica “musica”: Micol. La stessa “musica” che ha deciso di abbandonarlo per il suo stesso bene, la stessa Micol che ha chiuso il suo cuore cercando di trattenervi in esso tutte le emozioni provate, le uniche in grado di confortarla dopo l’abbandono di Mew (come lei adora chiamarlo). Micol, che non riesce a lasciare andare i ricordi del suo primo e vero amore e che continua, anche a distanza di quindi anni, a comprare ogni giorno un Bacio Perugina; che trova nel suo cagnolino Freud l’unico in grado di comprenderla e confortarla; che è disposta a soffrire pur di trascorrere un ultimo momento con Bartolomew, sperando che il loro momento arrivi presto.

Bartolomew e Micol sono due personaggi complessi, intriganti, testardi e al tempo stesso fragili; che si nascondono per non farsi trovare dagli altri ma che, quando sono l’uno di fronte all’altra, si ritrovano sempre come se fosse la prima volta. Elisa non si è limitata a creare nella sua mente due personalità incredibilmente reali ma le ha davvero rese tali nella mente dei suoi lettori. Li ha descritti nei minimi dettagli, ha analizzato le loro emozioni, i loro sentimenti, le loro paure, le gioie provate e i solori sofferti. Vi assicuro che non avevo mai incontrato dei protagonisti del genere: davvero in grado di entrarti nella testa e non uscirne più, in grado di materializzarsi davanti ai tuoi occhi durante la lettura e accompagnarti nelle tue attività quotidiane perchè non hanno intenzione di abbandonarti. Protagonisti che vorresti spingere a prendere le scelte giuste e che vorresti che dicessero le giuste parole solo per vederli felici perchè non hai cuore di vederli ancora soffrire. Protagonisti che dopo la conclusione della lettura sono ancora lì, incapaci di lasciarti andare.

Elisa Crescenzi si è superata ancora una volta e ha creato una storia mozzafiato dove i protagonisti si evolvono così come si è evoluta la scrittura dell’autrice. In questo romanzo i veri protagonisti sono i ricordi e mai titolo fu più giusto per un romanzo come “Il collezionista di ricordi” lo è per questa storia. Non vi dirò a chi si riferisce il titolo, dovrete scoprirlo leggendo questa incredibile storia ma una cosa posso dirvela: ogni elemento di questo libro, dal titolo alla copertina, dall’impaginazione ai dettagli inseriti nella sua edizione cartacea fino alla playlist scelta da Elisa, rispecchiano la storia e i suoi protagonisti, le loro emozioni e i sentimenti.

Preparatevi perchè “Il collezionista di ricordi” non è la storia che vi immaginate ma è molto di più. Proprio come una melodia, la storia di Bartolomew e Micol vi conquisterà, vi attorciglierà lo stomaco, vi farà soffrire, scatenerà in voi brividi e farà inumidire i vostri occhi di lacrime non versate. Giunti al termine della lettura rifletterete su come le scelte di un attimo possano influenzare per sempre la nostra vita. Il finale vi conquisterà, rimetterà a posto il vostro cuore ancora lesionato e vi scatenerà una gioia immensa perchè, dietro tutto quel dolore e quella sofferenza, Elisa vi insegnerà che l’amore non si spegne mai quando è Vero Amore.

Questa volta non vi consiglierò semplicemente di leggere questo incredibile libro ma vi IMPONGO di farlo! Sembro troppo autoritaria? Forse lo sono (in fondo sono pur sempre un ariete) ma sono seria quando vi dico che, fino ad ora, “Il collezionista di ricordi”, a mio parere, è il migliore romanzo nato dalla penna di Elisa Crescenzi.

MOZZAFIATO

                                                   

VEDO NON VEDO

                                                                      

Letizia.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.