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L’uomo dei sogni – Estelle Hunt

Buongiorno lettori e bentornati sul mio blog!

Oggi vi parlo della mia ultima lettura. Si tratta di un romanzo che mi ha colpita e piacevolmente sorpresa.

Venite con me a scoprire questo romanzo di Estelle Hunt!

TRAMA: Quanto fa male sotterrare un sogno con le proprie mani?

Manuel vive alla giornata. Ha tagliato i ponti con il passato e seppellito ogni ambizione. Non ha una casa, non cerca una relazione stabile, non ha progetti per il domani.
Linda ha rinunciato a tutto, pur di rimanere accanto alla famiglia e sostenerla in un momento di difficoltà. Tuttavia, quanto potrà resistere, a soli venticinque anni, costretta in una vita di sacrifici?
L’incontro con Manuel risveglierà il suo cuore intorpidito, alimentando fantasie e timori, ma un ostacolo insormontabile si erge tra loro: è Giulia, la bellissima, effervescente e indomabile sorella minore di Linda. Mille incomprensioni le dividono e non potrebbero essere più diverse, ma per una volta hanno poggiato gli occhi sul medesimo obiettivo: lui.

Cosa succederà se una donna che ha perso la speranza, un uomo disilluso, una passione dirompente si ritrovano in un luogo sospeso nel tempo dove anche i sogni più nascosti possono avverarsi?

Dall’autrice di Emmeline e Rehab, una nuova, sensuale storia d’amore.

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RECENSIONE: Linda può definirsi una “ragazza casa e chiesa”: è una giovane donna di 25 anni che, dopo la morte del padre, ha preso in mano le redini non solo della sua famiglia occupandosi di sua madre e della sorella più piccola ma si è anche impegnata nella gestione, insieme a suo fratello Luigi, del forno di famiglia. Luigi è il panettiere mentre Linda prepara i dolci e le torte.
Lei ha sempre avuto una passione per la pasticceria e infatti, prima della prematura scomparsa del padre, era stata ammessa in una prestigiosa scuola di Vicenza dove avrebbe seguito un corso per pasticceria e poi, magari, sarebbe sbarcata nelle grandi capitali europee famose per i prodotti dolciari.
Il suo sogno si è infranto e da quel momento Linda ha cominciato a perdere sé stessa: la sua passione per la buona cucina si è spenta limitandosi solo alle ricette che pubblica sul suo blog e il desiderio di viaggiare per il mondo si è annullato dal momento in cui ha cominciato a mettere avanti ai suoi desideri il benessere di sua madre.
Mi ha commossa la situazione di Linda ma al tempo stesso mi ha fatta innervosire molto: lei ha di certo un carattere pacato ed è evidente che dentro di lei è in atto uno scontro all’ultimo sangue tra cuore e mente, eppure per tutta la prima metà del romanzo ho continuato a chiedermi come mai si comportasse in questo modo.
In realtà, almeno in parte, posso capirla perché anche io, come Linda, spesso penso più al benessere altrui e non ai miei sogni. Non sono emozioni che si possono controllare facilmente. Quando si ha un animo buono e gentile come quello di Linda e si pensa al benessere dei propri cari, è facile cadere nel burrone che porta all’annullamento di sé stessi.

Manuel, d’altro canto, è uno spirito libero. Arriva a Colle Sant’Angelo come portato dal vento e nessuno sa chi sia o da dove venga. Lavora come manovale ed ogni ragazza viene subito colpita dal suo aspetto: capelli lunghi sulle spalle e spettinati, occhi profondi e caldi e una barba da boscaiolo. Un mix di seduzione perfetto che funge da luce che attira molte falene. Manuel ha un passato che lo tormenta ma che certo non gli ha impedito di cambiare vita. Quando incontra Linda, complice il salvataggio di un randagio, in lei vede solo una ragazza scostante e un po’ acida ma ben presto imparerà a vedere oltre la corazza che lei si è costruita e sarà in grado di vederla per quello che lei è veramente.

La storia inizia in medias res per poi ripercorrere al ritroso gli eventi che hanno preceduto le prime scene, dalle quali ho subito compreso come Manuel e Linda fossero due personaggi interessanti, intriganti e complessi. Durante la narrazione i due protagonisti si evolvono tantissimo mostrando aspetti di loro stessi che non avrei mai immaginato.
Per quanto possano sembrare diversi, hanno anche molto in comune: entrambi hanno caratteri forti e determinati, sono orgogliosi e non accettano volentieri le critiche altrui, non sempre sono pronti ad esprimere a parole i propri sentimenti e questo li porterà spesso ad allontanarsi e a ritrovarsi successivamente.

Dalla cover si evince bene l’anima del romanzo: il colore grigio richiama la vita di Linda prima di incontrare Manuel, una vita grigia e priva di colori ed emozioni; la posa dei modelli, invece, richiama la vita dei protagonisti dopo il loro incontro, piena di passione ed abbandono.

Questo è il secondo romanzo che leggo di Estelle Hunt. Il primo che ho letto, “Un matrimonio vittoriano”, non poteva essere più diverso da questo. Sono però riuscita a individuare alcuni dei caratteri che contraddistinguono le storie di Estelle: sicuramente i suoi personaggi non sono certo dei “dolci agnellini” ma sono determinati e non abbassano mai la testa a meno che non siano loro a decidere di farlo; le sue storie cominciano sempre con un ritmo lento e delicato per poi proseguire in un climax che porta il lettore a leggere sempre più fino a giungere al tanto agognato e sperato finale.

Le scene, tanto quelle passionali quanto quelle emozionanti, sono costruite molto bene e i dialoghi sono ritmati e mai noiosi, la descrizione dei luoghi (realmente esistenti anche se Colle Sant’Angelo è una località di fantasia) non appesantisce per niente la narrazione ma, al contrario, la arricchisce e permette al lettore di ricreare facilmente nella sua mente i luoghi del romanzo.

Estelle Hunt trasmette dei messaggi fondamentali con questo suo libro quali l’importanza di non rinunciare mai ai propri sogni e all’amore, di non arrendersi mai davanti alle difficoltà e di essere consapevoli delle proprie scelte che, inevitabilmente, condizioneranno la vita futura.

La narrazione, in prima persona e a POV alternati, mi ha permesso di comprendere a fondo l’animo di entrambi i protagonisti, le diverse emozioni e i sentimenti che li hanno guidati durante tutto il romanzo: la paura di Linda di abbandonare la sua famiglia e tradire la memoria del padre, la dolcezza di Manuel nell’approcciarsi a Linda per farla “uscire dal suo bozzolo” e l’amore che ha guidato i protagonisti l’uno verso l’altra, anche se non senza qualche imprevisto.

Con uno stile fluido, deciso e privo di fronzoli, l’autrice conduce il lettore in un viaggio appassionante pieno di tante situazioni diverse caratterizzate da orgoglio, dolore, gioia, abbandono, dolcezza e passione. Estelle presenta una storia “vera” nella quale potrebbe essere coinvolto chiunque di noi, e forse è proprio questa la chiave per un romanzo davvero apprezzabile.

Se cercate una storia d’amore romantica ma non “zuccherosa”, che abbia una protagonista dal carattere forte ma al tempo stesso dolce e appassionato e un protagonista maschile deciso e determinato, non potete rinunciare a leggere questo romanzo. Spero che vi piacerà così come è stato per me.

 

BELLISSIMO. 

HOT. 

Letizia.

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